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Joker – il film in 15 citazioni

Visto che nessuno ne sta parlando, ecco una recensione di Joker basata sulle citazioni che propone. È a detta di tutti un film pieno di citazioni, andiamole dunque a vedere seguendo passo passo la storia.

by Giulio Pedani
8 Gennaio, 2020
in Schermi
4 min read
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#01

Joker (che ancora non è diventato Joker, per il momento è Arthur Fleck, ma insomma per capirci) non sta molto bene, è un po’ inquieto, per questo si reca da un’assistente sociale e si sfoga basandosi sul proprio diario, farcito di frasi come “da tutta la vita mi obbligano a essere felice” o “ho sempre pensato alla mia vita come a una tragedia”: citazione di Notte prima degli esami e Come te nessuno mai.

#02

Joker sul bus fa le boccacce a un bambino, la madre del bambino si volta e cazzia Joker, che ci resta veramente male, lasciando intendere che questo è uno dei traumi che farà di lui una vittima della società, e dunque un potenziale assassino: citazione di un qualunque film con spessore psicologico equivalente a Pierino medico della SAUB o La dottoressa alle grandi manovre.

#03

Joker s’incazza con sua madre e la costringe a rinchiudersi in bagno, poi accosta la faccia alla porta bianca e dice alla madre di aprire, che adesso si è calmato: citazione di Shining e di un qualunque film di Francesca Archibugi.

#04

Joker perde la testa perché la sua assistente sociale non potrà passargli più le amate medicine: citazione di Sin City (Marv) o di una mattinata negli uffici in cui richiedere il reddito di cittadinanza.

#05

Joker cammina da solo per le strade di una metropoli lercia dove non funziona un cazzo e vivono bene solo gli spacciatori, i papponi, i cafoni e i politici: citazione di Taxi Driver e de La grande bellezza.

#06

Joker soffoca la mamma con un cuscino: citazione di Mia madre di Nanni Moretti.

#07

Joker cammina ancora per le strade della stessa città, però ora delira, dice cose a caso ma con vanità esaltata e senso di onnipotenza: citazione di Caro diario di Nanni Moretti.

#08

Joker pianta delle forbici negli occhi a un collega che non lo aveva invitato al calcetto ma lascia in vita un altro collega, un nano, a cui dice “sei l’unico che non mi ha mai dato fastidio”: citazione di Fuoco cammina con me e di Amico mio (serie tv primi anni 90 con Massimo Dapporto ambientata in un ospedale pediatrico credo di Testaccio).

#09

Joker osserva un potente politico e progetta di farlo fuori: citazione di Taxi Driver e della serata-tipo di Matteo Renzi.

#010

De Niro invita Joker al suo show televisivo: citazione di Re per una notte.

#11

De Niro all’improvviso smette di fare battutine alla Letterman e passa a un registro serio, rimbrotta Joker, gli dice cose tipo “ti stai solo piangendo addosso”: citazione di Non è l’arena di Massimo Giletti.

#12

Joker s’incazza e in diretta, nello studio televisivo, uccide De Niro con un colpo alla testa: citazione di Taxi Driver se Taxi Driver fosse stato un film di merda.

#13

Joker scappa dall’auto degli sbirri grazie a un provvidenziale furgone della Bartolini, evidentemente in ritardo su una consegna, che a quattrocento all’ora va addosso all’auto degli sbirri distruggendola ma lasciando in vita Joker: citazione di film hollywoodiano a caso degli ultimi 26 anni o di un film di Ken Loach sull’inefficienza (sfruttatrice) della logistica dei trasporti.

#14

Joker si issa sul furgone Bartolini e senza dire nulla di intelligente raduna sotto di sé una folla con la bava alla bocca che è pronta a ribellarsi ma non ha chiaro a chi, né come, né perché: citazione di un qualsiasi comizio di Di Battista.

#15

Joker uccide ancora, stavolta la sua nuova psichiatra, lascia impronte di sangue in un corridoio e poi, per l’ennesima volta, danza con aria mefistofelica uh che paura: citazione de Il silenzio degli innocenti e di coso, lì, il ballerino albanese che era diventato famoso dalla De Filippi.

Tags: arthur fleckfilmjokerrecensione
Giulio Pedani

Giulio Pedani

Giulio Pedani (Siena nel 1981) lavora come guida ambientale escursionistica e come guida turistica, vorrebbe scrivere di notte ma ci riesce di rado, è autore e co-fondatore di Eccetera Magazine.

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