Giovedì 5 marzo – Martina Catuzzi – RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
“Vengo da Parma, patria di tanti protagonisti della cultura e dell’arte italiana: Paganini, Verdi, Bertolucci..ma uno su tutti è quello che preferisco: Bello Figo Gu!”
Mercoledì 11 marzo – Saverio Raimondo
“Mi piace lo squirt: è come un bidè al contrario. Infatti i francesi non ce l’hanno.”
Mercoledì 25 marzo – Stefano Rapone
“Comunque mi presento, mi chiamo Stefano Rapone, ho trentadue anni e vivo ancora con i miei genitori. Come dice anche la mia descrizione su Tinder.”
Mercoledì 1 aprile – Luca Ravenna
“Voglio molto bene a mia mamma, la rispetto infinitamente nonostante per i primi sette, otto anni della mia vita abbia cercato di costruire una specie di pista di decollo per l’omosessualità. Mia.”
Info e contatti
Dalle 22:00 ad ingresso gratuito presso Bottega Roots – Via Pantaneto, Siena.
Molta gradita la prenotazione tavoli.
Palco, sgabello e microfono
Sono ormai lontani i tempi in cui la prima serata della televisione italiana proponeva perle d’umorismo, satira politica e di costume grazie ai famigerati programmi come Pippo Chennedy Show di Serena Dandini.
Talmente lontani che forse molti di voi hanno potuto vederli nel migliore dei casi unicamente su youtube, come repertorio sommerso di una comicità italiana estinta, memoria “nell’internet” di un periodo d’oro che ha lasciato il passo alla risata indotta del modello cabaret Zelig / Colorado.
[Ecco, se davanti ad un Brignani, un Dado o un Claudio Bisio la vostra espressione facciale rimane immutata in un corrucciato stupore “quand’è che dovrei ridere?” forse dovreste continuare a leggere..]
Proprio mentre il cabaret di maglia mediaset annebbiava e assonnava le menti italiane, piattaforme web come you tube hanno permesso il progressivo diffondersi di moltissimo materiale comico di tradizione anglosassone e americana: Bill Hicks, George Carlin, Lenny Bruce, Richard Pryor. I grandi della stand up anglosassone erano finalmente visibili e fruibili anche in terra italiana, notoriamente non avvezza allo specifico canone umoristico della stand up. La fine degli anni 2000 sembra quindi finalmente essere il momento buono per cogliere i primi frutti della stand up anche in Italia.
Quando i comici italiani sbarcarono su Netflix
Ma solo di recente la “scena” è uscita davvero allo scoperto sui canali mainstream, grazie soprattutto ad una massiccia promozione garantita dagli speciali di Netflix disponibili online da circa due anni e all’incedere di web series sempre più curate.
In Italia quindi – udite udite – c’è ancora speranza per la risata non indotta, per l’umorismo semplice ma feroce, scarno e diretto tipico del genere stand up e a testimoniarlo sono i successi delle ormai non proprio nuove leve Luca Ravenna, Edoardo Ferrario, Stefano Rapone, Carmine del Grosso, Saverio Raimondo, Michela Giraud, Martina Catuzzi e via dicendo.
Adesso avete ottimi motivi per uscire di casa:
Se siete fan della prima ora di mostri sacri come Bill Hicks, George Carlin, Bill Burr, Luis CK, Ricky Gervais, Dave Chapelle…
Se bazzicando luoghi dell’internet come Comedy Central vi siete imbattuti nella nuova scena italiana di stand up comedians e avete imparato ad apprezzarla…
Se avete semplicemente voglia di ridere in modo diverso dal solito…
Allora NON potete ignorare REVELATIONS COMEDY.
Vi aspettano quattro appuntamenti con il meglio della stand up comedy italiana, tra marzo e aprile 2020, presso Bottega Roots Siena.
L’ingresso è gratuito.
Giovedì 5 marzo – Martina Catuzzi – Rimandato
Vengo da Parma, patria di tanti protagonisti della cultura e dell’arte italiana: Paganini, Verdi, Bertolucci…ma uno su tutti è quello che preferisco: Bello Figo Gu!
Bari, 1987. Madre teatrante, padre allenatore di calcio. È cresciuta in giro per l’Italia. Si è formata come attrice teatrale e come ideatrice di spettacoli di discreto successo. Ha aperto un blog di racconti comici, molto seguito. Dopo aver deciso che coi racconti ci voleva fare dei soldi, ha chiuso il blog e ha iniziato a trasformarli in monologhi di stand up e a portarli sul palco. Niente soldi, ma una nuova modalità espressiva. Dopo gli open mic all’Oppio Cafè di Roma, ha registrato tre stagioni di Stand Up Comedy su Comedy Central. Ha lavorato per la tv del Vaticano e nel 2018 è nel cast fisso di B come sabato (Rai2). GLITTER è il suo primo one woman show.
Mercoledì 11 marzo – Saverio Raimondo
“Mi piace lo squirt: è come un bidè al contrario. Infatti i francesi non ce l’hanno.
Roma, 1984. È un ansioso contemporaneo. Vive tra smartphone, pornografia, terrorismo globale, crisi di qualunque cosa, mille preoccupazioni della vita quotidiana. Ma ha un super potere, un sesto senso: quello dell’umorismo. Nonostante la gravità delle situazioni, non riesce a prenderle sul serio. Ridicolizza qualunque cosa, a cominciare da se stesso (la sua vita privata, le sue paure, il suo corpo); fa ironia su tutto (i soldi, il sesso, il cibo). Un satiro dei tempi moderni, che offre al pubblico un cocktail di satira feroce, humour surreale, comicità demenziale, paradossi e oscenità nel suo tipico stile “unplugged”. Ha esordito in televisione, come autore, a diciotto anni per il programma di Serena Dandini BRA – Braccia Rubate all’Agricoltura, e da allora non si è più fermato. Le sue partecipazioni televisive e radiofoniche annoverano: Stiamo tutti bene, Tetris, Gli sgommati, La prova dell’8, Un, due, tre, stella, La gabbia, Announo. Ha condotto diversi programmi di cui è anche autore: Raimondovisione, Abbasso Radio2 e da quattro stagioni CCN su Comedy Central, esportato in vari paesi del mondo. Nel 2017 ha registrato il suo primo Comedy Special, alla Santeria di Milano. Nel 2018 è uscito il suo primo libro, Stiamo calmi (Feltrinelli), ed è nel cast fisso di Caterpillar su Radio2.
Mercoledì 25 marzo – Stefano Rapone
“Comunque mi presento, mi chiamo Stefano Rapone, ho trentadue anni e vivo ancora con i miei genitori. Come dice anche la mia descrizione su Tinder”
Stefano Bin Laden von Hitler, in arte “Rapone” per motivi commerciali, Roma, 1986. Inizia a fare stand-up comedy a Tokyo nel 2012. Scrive e disegna fumetti quali Marco Travaglio Zombi e Natale a Gotham coi quali fa i soldi e fugge all’estero per realizzare il suo sogno di sempre: vivere come vivono i ricchi. Muore battendo la testa in una vasca piena di monetine, senza averne mai spesa neanche una.
Mercoledì 1 aprile – Luca Ravenna
“Voglio molto bene a mia mamma, la rispetto infinitamente nonostante per i primi sette, otto anni della mia vita abbia cercato di costruire una specie di pista di decollo per l’omosessualità. Mia”
Milano, 1987. Dal 2006 si trasferisce a Roma. È diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Vive a Roma e lavora a Milano, un mix straordinario. Più di ogni altra cosa ama fare colazione, giocare a tennis e fumare sigarette. Ha partecipato a due edizioni di Stand Up Comedy e a tre di CCN su Comedy Central. Scrive per la televisione, ha lavorato a Quelli che il calcio… (Rai2) e collabora con il collettivo The Pills. Il suo one man show di stand up comedy si chiama “In the Ghetto”.