The Qronicles è una miniserie che segue un gruppo qanonita italiano bannato da Facebook, passato dai circa 2.000 follower di ottobre 2020 agli oltre 9.000 di gennaio 2021. Naturalmente, molti potrebbero essere semplici lurker, come il sottoscritto.
Le puntate precedenti
The Qronicles #0
The Qronicles #1: l’arresto di Mattarella
The Qronicles #2: il laptop della Pelosa
The Qronicles #3: Oracoli e stregoneria presso i qanoniti
Covfefe
Erano mesi che appena Donald Trump toccava lo smartphone usciva automaticamente un banner con su scritto “Questa è una cazzata”, nel doppio significato di errore e di menzogna. Perciò non serviva essere né Tiresia né Q per divinare la cacciata del quasi ex POTUS dal suo social media preferito, soprattutto dopo aver fomentato e mai rinnegato il casino del Campidoglio, dove a questo punto ci sono scappati almeno 5 morti.
Ma per Trump e i qanoniti la cacciata è la certificazione che il mainstream globalista non li vuole, e che tutte quelle chiacchiere sulla libertà e i pericoli dei nuovi fascismi valgono meno dei Bitcoin, se continuano così.
Il problema è aperto, non essendo chiaro chi dovrebbe fare e far rispettare le regole per le Big Tech. D’altro canto, il mondo digitale si è sviluppato sui dogmi dell’estensione e della penetrazione capillare, perciò oggi gli Stati possono oscurare alcune piattaforme ma non avere il controllo della rete, se non ricorrendo a mezzi illegali (filtraggio arbitrario o intercettazioni di massa). Servirebbero nuovi protocolli e, guarda un po’, proprio la Cina, al momento protetta dalla sua Grande Muraglia, propone di riscrivere il web cosicché, tra le altre cose, ogni paese o federazione possa agire online secondo leggi proprie.
Di nuovo, non serviva Tiresia per indovinare che altri, come la Russia, l’avrebbero seguita. La Cina, il gigante comunista grande alleato del Deep State, è proprio il paese dove è iniziata la pandemia. Sarà un caso?
Covid?
Sul Covid, Omar ha un atteggiamento quasi agnostico, nel senso che non ci vede chiaro ma comunque non nega la realtà del pericolo. Per lui il fatto che la pandemia sia scoppiata in Cina già basta, perché certifica la responsabilità di un paese comunista. Però, secondo Omar, la mascherina bisogna mettersela e anche le distanze vanno rispettate, perciò sul Covid anche i bramini tendono a fare i vaghi.
China Virus e Kung-flu (che MAGA e qanoniti trovano spassosissimo) sono alcuni dei nomi con cui Trump ha ribattezzato pubblicamente il SARS-COV-2. Sembra accertato ormai che la pandemia sia scoppiata in Cina, e sottolinearlo ogni volta era un tentativo del quasi ex POTUS di scaricare i barili di morti che nel frattempo lasciava accumulare negli USA.
Purtroppo, a volte, Trump sembra avere quel talento che hanno certe persone nell’infilare il dito nella piaga, senza nemmeno essere abbastanza intelligenti da capire dove lo infilano, perché, o quali possano essere le conseguenze.
OMS/OMG
L’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus è salito al soglio dell’OMS grazie ai voti di molti paesi africani e della Cina, e forse proprio per questo, agli inizi della pandemia, il direttore si è dimostrato più che tenero di fronte all’autolesionismo oscurantista, in pieno stile Cernobil, del regime di Pechino.
Trump non ha mai mancato di additare la connivenza fra Cina e OMS e nonostante le alzate di sopracciglio di noi democratici, tocca riconoscere che aveva ragione: il progressivo ritrarsi degli USA dagli scenari internazionali (vanto di Trump) ha avuto come effetto il fare spazio a potenze come la Cina o a corporation private.
Dopo decenni di concorrenza economica internazionale incontrollata, della quale i Dem americani sono stati ferventi sostenitori, ecco che l’idea di libertà degli economisti ha trionfato e così, oggi, i confini nazionali non esistono più a un certo livello del mondo. Il problema è che ne esiste uno soltanto di livelli così, quello dove si muovono i grandi capitali.
I più giovani, rampanti e potenti capitalisti sono quelli che gestiscono le infrastrutture digitali, e il loro prodotto principale sono proprio quei dati che hanno fatto del web una mappa del mondo all’inverso, in scala 1000 a 1, che invece di illustrarlo lo moltiplica all’infinito.
QAnon è uno di questi miliardi di mondi, impossibili eppure reali.
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